Anche Microsoft e Android avranno il proprio “AirDrop”
AirDrop è un utilissima funzione creata da Apple per lo scambio di file tra sistemi operativi macOS e iOS, ovvero tra il nostro Mac e i nostri iPhone o iPad.
AirDrop è una funzionalità che consente di scambiare foto, video, siti web, posizioni e altro ancora in modalità wireless da un iPhone, iPad, iPod touch o Mac nelle vicinanze e viceversa. E’ necessario che il Bluetooth e il Wi-Fi siano attivi perchè il sistema funzioni e può essere sfruttato con i Mac prodotti successivamente al 2012 (con OS X Yosemite o versioni successive).
Sistema tanto utile e comodo quanto preso in considerazione e realizzato anche da principali competitors, nello specifico Microsoft e Google. Si tratta di Microsoft Near Share per Windows 10 e di Google Files Go per l’universo Android.
Partendo dal primo citato, Microsoft sta testando per Windows 10 un sistema simile ad AirDrop, denominato Near Share; la nuova funzionalità è apparsa per la prima volta in anteprima, nella versione Insider (per sviluppatore e beta tester) build 17035 del sistema operativo, versione peraltro preliminare e scaricabile per tutti gli iscritti al Programma Windows Insider. Il funzionamento sarà appunto simile ad AirDrop permettendo di scambiare file via Bluetooth tra PC e PC.
L’opzione Microsoft Near Share verrà integrata nel Centro Notifiche e sarà richiamabile anche mediante altri comandi di condivisione disponibili in Windows. È possibile condividere file velocemente in modalità wireless e l’utente che riceverà il file verrà avvisato tramite una notifica sul proprio desktop.
Google non sta a guardare e nel frattempo ha presentato un meccanismo di condivisione per Android, anch’esso che ricorda AirDrop. Si chiama Files Go e permette di gestire, scambiare e condividere file con i dispositivi Android usando sempre il Bluetooth. Su Google Pay viene specificato che l’app è attualmente in fase beta, e richiede il sistema Android 5.0 o versioni seguenti.
In realtà Google ha già un sistema di scambio file chiamato Android Beam ma che sfrutta unicamente la tecnologia NFC (Near Field Communication) per condividere direttamente i contenuti visualizzati sullo schermo come pagine web, indicazioni stradali, video, foto e contatti, con un altro device, semplicemente avvicinando tra loro i dispositivi. Funzione però limitata ai soli possessori di smartphone o tablet dotati di questa tecnologia, infatti per sfruttare Android Beam entrambi i dispositivi devono supportare NFC, devono essere sbloccati con lo schermo attivo e NFC e Android Beam devono essere attivi.
Insomma staremo a vedere quali saranno le evoluzioni di queste due funzioni, per Microsoft si deve attendere ancora qualche mese mentre per Android la fase beta dovrebbe durare ancora qualche settimana per poi essere aggiornata alla versione definitiva.
Fateci sapere se avete già provato queste nuove features e se siete possessori di Mac, utilizzate AirDrop per scambiare i files tra i vostri dispositivi.
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