Apple News diventerà molto presto il “Netflix delle Notizie”

L’abbonamento ad Apple News per leggere articoli da più giornali dovrebbe partire a breve, ma con delle clausole verso i giornali stessi.

Apple sta trattando con gli editori dei giornali statunitensi per avviare un nuovo servizio in abbonamento che si baserà su Apple News e consentirà la lettura illimitata degli articoli.

Apple News

Questo nuovo sistema – che potrebbe essere paragonato ad una sorta di “Netflix per le notizie” è atteso da tempo e potrebbe portare nuove fonti di ricavo per i giornali, in un periodo in cui i loro bilanci sono in calo.

Gli editori ritengono scorretta la proposta di Apple, sia per quanto riguarda i ricavi e sia per quanto riguarda il possesso dei dati, fonte molto importante anche per le stesse testate.

Il nuovo Apple News inizialmente sarà disponibile solo negli Stati Uniti e dovrebbe consentire agli iscritti di leggere senza limiti gli articoli dalle varie testate giornalistiche che aderiscono al progetto, pagando in cambio una quota di abbonamento mensile.

L’idea di Apple è offrire un posto dove siano disponibili articoli da testate diverse, senza la necessità di doversi ogni volta abbonare a ogni singolo giornale.

Gli editori dovrebbero semplicemente fornire i loro contenuti, mentre la gestione tecnica ed economica del sistema spetterebbe ad Apple.

A seconda del numero di articoli letti e di quanto tempo ci hanno passato sopra i lettori, Apple calcolerebbe la quota da spartirsi con il giornale interessato, trattenendo per sé una commissione del 50 %.

L’abbonamento al nuovo Apple News dovrebbe costare come gli attuali e più famosi servizi di streaming audio/video ovvero 9,99€ / mese ma il tutto sarebbe ancora in fase di contrattazione.

Il Wall Street Journal scrive che finora la proposta di Apple non ha trovato grandi disponibilità da parte dei giornali più importanti, che hanno già sistemi di abbonamento per poter accedere ai loro articoli.

Il New York Times e il Washington Post hanno per ora declinato l’offerta, forti dei loro rodati sistemi di abbonamento online e diffidando delle condizioni presentate da Apple.

Il Wall Street Journal ha espresso perplessità ma sta comunque mantenendo aperte le trattative.

Apple News

Al momento l’impressione è che gli editori non vogliano rinunciare alla possibilità di essere su un servizio che diventerà disponibile su centinaia di milioni di iPhone, iPad e Mac, ma non sembrano essere disposti a cedere più di tanto sui dei termini economici e sulla condivisione di alcuni dati.

Apple, che da tempo porta avanti iniziative per tutelare maggiormente la privacy dei propri utenti, non sembra essere disposta a fornire molte informazioni agli editori su chi si abbonerà al nuovo servizio.

Gli editori non potranno infatti ottenere gli indirizzi email degli iscritti né il numero della loro carta di credito, che sarà totalmente gestito dalla stessa Apple.

Un abbonamento mensile per consultare gli articoli del New York Times costa circa 15 dollari al mese, mentre quello del Washington Post, circa 10.

Queste soluzioni hanno permesso agli editori di compensare almeno in parte i minori ricavi derivanti dalla pubblicità e, al tempo stesso, di recuperare qualche ricavo vista la minore vendita delle copie cartacee.

Il sistema di Apple potrebbe distogliere gli utenti da questi abbonamenti più tradizionali e redditizi, con minori ricavi per gli editori salvo il servizio non diventi molto diffuso e utilizzato.

Il nuovo Apple News dovrebbe aggiungersi all’attuale offerta, che comprende la musica in streaming con Apple Music e quella per la conservazione di file e fotografie, con iCloud.

Attualmente Apple ha circa 360 milioni di utenti abbonati ad almeno uno dei suoi servizi, ma dice di volere arrivare a 500 milioni entro la fine del 2020.

Staremo quindi a vedere come finirà questa “battaglia” e se ancora una volta le potenze del web avranno lo strapotere sugli editori come è già avvenuto con Facebook.

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