Il Futuro dei Videogiochi
Negli ultimi anni il mercato dei film e delle serie tv è radicalmente cambiato così come sta cambiando il mercato dei Videogiochi.
Sempre più spesso, infatti, succede che grandi produzioni preferiscano portare i loro prodotti sui servizi di streaming, piuttosto che al cinema o su qualche network televisivo tradizionale.
È stato un cambiamento guidato soprattutto dal miglioramento tecnologico, che ha permesso a milioni di persone di godere di streaming fluidi e ad alta definizione, equiparabili alle riproduzioni di un dvd o di un blu-ray.
Molti esperti e addetti ai lavori si chiedono se stia per accadere lo stesso all’industria dei videogiochi.
Se lo è chiesto per esempio il Financial Times, provando a immaginare quale potrebbe essere il futuro delle console.
Le due console al momento più importanti sul mercato – PlayStation 4 e Xbox One, prodotte rispettivamente da Sony e Microsoft – sono uscite cinque anni fa, un tempo piuttosto lungo per il ciclo di vita dei dispostitivi tecnologici di oggi e le prossime versioni potrebbero essere molto diverse da quelle che conosciamo oggi.
A ottobre Microsoft ha annunciato che sta lavorando a un nuovo progetto, chiamato xCloud, che permetterà di giocare ai titoli di Xbox in streaming su smartphone e tablet, senza quindi il bisogno di possedere una console.
Con l’arrivo dei giochi in streaming – settore detto anche cloud gaming – i videogiochi stanno per subire
«la maggiore trasformazione da quando sono arrivati i giochi per smartphone»
secondo Candice Mudrick, analista presso Newzoo, gruppo di ricerca sull’industria dei videogiochi, e i produttori di console tradizionali rischiano di fare la fine di Blockbuster dopo l’arrivo di Netflix.
Il presupposto perché il cloud gaming possa prendere il posto dei giochi fisici o scaricati è che le connessioni a internet diventino sempre più veloci, ma già ora qualcosa si inizia a vedere.
In Giappone, che ha la connessione a banda larga più veloce tra tutti i paesi del G7, il gioco Assassin’s Creed Odyssey è stato reso disponibile in streaming sulla Nintendo Switch, la terza console in numeri di vendite al mondo dopo PlayStation 4 e Xbox.
Il fatto che sia uscito proprio sulla console di Nintendo non è un caso: la Switch infatti ha puntato fin dal suo arrivo sul mercato, nel 2017, non tanto sulla sua potenza grafica – incomparabile con quella delle sue concorrenti – ma sull’esperienza di gioco offerta.
La grafica di Assassin’s Creed Odyssey giocato in streaming non è certo del livello dello stesso gioco giocato su PC o console, ma chi gioca non cerca solo la qualità della grafica. Lo dimostra l’esempio di Fortnite, il videogioco più popolare dell’ultimo anno.
Graficamente non è paragonabile a molti altri giochi ma non è la grafica alla base del suo successo, bensì tutto quello che c’è intorno: dal fatto di poterlo scaricare gratuitamente e giocarci senza spendere niente fino alla possibilità di sfidare i propri amici online.
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