Huawei mette a Rischio la Sicurezza dei dati

A due giorni dagli arresti del cfo di Huawei, Meng Wanzhou, la commissione UE di Bruxelles esprime preoccupazioni in merito alla sicurezza dei dispositivi prodotti dalla stessa Huawei.

Huawei

A parlare, per conto della Commissione europea, è stato il vicepresidente con delega al digitale Andrus Ansip che ha detto:

«In realtà non sappiamo molto ma come persone normali dobbiamo essere preoccupati perché la Cina ha fissato nuove regole in base a cui le loro imprese devono cooperare con la loro intelligence».

Ansip si dichiara:

«da sempre stato contrario a backdoor obbligatorie. Non è un buon segno quando le imprese devono aprire i loro sistemi ai servizi segreti»

ha aggiunto il vicepresidente.

«Non conosciamo esattamente le ragioni per l’arresto in Canada»,

ha conclusa. Affermazioni cui ha subito replicato Huawei,

«sorpresa e delusa dai commenti»

del vicepresidente della Commissione Ue. La società

«respinge categoricamente ogni accusa di poter costituire una minaccia alla sicurezza»

in una nota.

«Siamo aperti al dialogo con Ansip per chiarire queste incomprensioni e siamo parte della soluzione, non il problema, nessun governo ci ha mai chiesto di costruire backdoor o interrompere le reti, la cybersicurezza è sempre stata la nostra priorità».

Washington intanto ci va giù duro:

«Il caso Huawei è semplicemente un caso legato alla sicurezza nazionale e non dovrebbe interessare i negoziati con la Cina sul commercio»

Huawei

dichiara il consigliere economico della Casa Bianca Larry Kudlow che si è detto ottimista sui colloqui in corso con Pechino. Diametralmente opposta l’analisi che arriva da Mosca:

«Ritengo – ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, a margine dei lavori dell’Osce a Milano – che sia ancora una volta un fenomeno della linea di applicazione extraterritoriale delle leggi nazionali.

In Canada, su richiesta americana, si è agito in questo modo, è una cosa inaccettabile.

Un atteggiamento di grande arroganza politica e da superpotenza che nessuno accetta e che viene condannata dagli alleati degli Usa. Bisogna porre fine a tutto questo».

Una vicenda che sicuramente ha sconvolto il modo della tecnologia e sicuramente non porterà serenità nella casa cinese. Staremo a vedere nelle prossime settimane, come si evolverà il caso.

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